Storia di Padova
Padova è una città fluviale. Un’antica leggenda narra che sia stata fondata da Antenore, eroe omerico in fuga da Troia data alle fiamme. Anche il toponimo “Patavium”, da cui deriva il nome Padova, sarebbe riferibile a Padus ed indicherebbe uno stretto rapporto tra l’insediamento paleoveneto e le acque fluviali.
Le origini
Padova è una città antichissima e sotto alla città in cui viviamo oggi sono stratificati resti di un passato lontanissimo.
Secondo la leggenda, è stata fondata da Antenore, condottiero in fuga da Troia così come lo fu Enea, che dopo aver risalito il Mar Adriatico e, al comando di un gruppo di veneti antichi provenienti dall’Illiria o Asia Minore, penetrato nel territorio dalla laguna giunse in una zona vicino ad un fiume e vi fondò Padova.
I primi insediamenti abitativi sono stati accertati fin dal XI-X secolo A.C e siamo anche sicuri nel dire che Padova è una civiltà autoctona che nei secoli assorbì l’arrivo di genti provenienti da altre zone d’Europa.
La città di Padova era una delle più importanti della civiltà veneta: un territorio che già all’epoca si presentava come una rete di centri urbani all’interno di un territorio aperto a scambi commerciali con l’esterno. I primi nuclei abitativi sorsero sull’ansa del fiume Medoacus che doveva essere un fiume con una portata d’acqua importante in posizione in una porzione di terreno leggermente rialzata per scongiurare il pericolo di frequenti esondazioni.
Durante l’epoca imperiale la Padova romana divenne molto ricca ed importante grazie alla lavorazione delle lane provenienti dai pascoli dell’altopiano di Asiago. Dalla città passavano (o partivano) numerose strade che la congiungevano con i principali centri romani dell’epoca: la via Annia che la congiungeva con Adria e Aquileia, la via Medoaci che portava alla Valsugana e all’altopiano di Asiago, la via Astacus che la congiungeva con Vicentia, la via Aurelia che portava ad Asolo, la via Aponense che la collegava ai centri termali dei Colli Euganei.
Nel 452-453 la città fu devastata e saccheggiata dagli Unni di Attila e da li iniziò un lungo periodo di decandenza della città. Dopo la caduta dell’Impero (476), con la rotta del 589,ci fu anche un avvincendamento dei fiumi visto che il Brenta cambio corso sostituito dal Bacchiglione. Infine, nel 601, fu conquistata e rasa al suolo dai Longobardi di Agilulfo che, secondo la tradizione entrò in città dall’attuale Ponte della Morte davanti a via Rudena (ossia “Rovina”).
I luoghi da visitare
Se avete deciso di passare le vostre vacanze in questa bellissima città, ricca di storia, ci sono sicuramente alcune mete che non potrete perdervi.
Innanzitutto, chi viene a Padova non può esimersi dal visitare la Cappella degli Scrovegni. In essa infatti è possibile ammirare uno dei cicli di affreschi medievali più famosi al mondo. A realizzarlo fu Giotto, nel 1305, su commissione del nobile patavino Enrico Scrovegni, che voleva esservi sepolto.
Successivamente, una meta da non tralasciare è sicuramente Piazza delle Erbe: il fulcro commerciale della città, sede del mercato ortofrutticolo e fiancheggiata dal bellissimo palazzo del Municipio. Qui è consigliabile fermarsi la sera per uno spritz.
Infine, consigliamo ai nostri visitatori di entrare nel Palazzo della Ragione, che si affaccia su Piazza delle Erbe, ed è caratterizzato dalla presenza della sala del tribunale comunale davvero unica nel suo genere. In alto, una immensa copertura a carena rivestita in piombo, ai lati, le pareti affrescate con i mesi dell’anno e i segni zodiacali; lo spazio, lungo 82 metri e largo 28, è dominato da un cavallo di legno del Quattrocento.