Manet, Cezànne, Monet
L’impressionismo francese si sviluppò intorno al 1860 grazie alla volontà di alcuni giovani artisti che avevano iniziato a dipingere in un nuovo stile che aveva come credo “la verità” e l’essere “fedele alla natura”. “Essere fedele alla natura” divenne il loro grido di battaglia.
Le caratteristiche dell’impressionismo
La materia, le tecniche ed il linguaggio artistico del loro lavoro, basilari per il tradizionale mondo dell’arte accademico, passano tutte in second’ordine in rapporto all’impressione che il pittore deve fissare sulla tela, catturando un particolare tipo di luce. In questo modo egli riesce a trasmettere l’idea di un momento specifico e fugace del tempo.
La caratteristica fondamentale di questa arte, che la contraddistingue dalle altre, è sicuramente il fatto che gli artisti dipingessero “en plain air”, ovvero all’aperto e non più nelle botteghe come un tempo.
In questo modo riuscivano a catturare i momenti di vita quotidiana e rappresentarli nelle loro opere in maniera del tutto fedele: gli artisti registravano sulle loro tele e con colori ad olio quello che vedevano in quel momento ed il lavoro, anche a livello di schizzo era da loro considerato un lavoro finito.
I principali esponenti dell’Impressionismo francese
Tra essi ricordiamo sicuramente: Manet, Cezànne e Monet.
Per quanto riguarda Manet, la sua opera principale è sicuramente “Le déjeuner sur l’herbe”, realizzata nel 1863 e che suscitò grande scandalo per la provocatoria raffigurazione di una donna nuda accanto a due uomini vestiti di tutto punto.
La critica lo ha sempre definito come il padre dell’Impressionismo, anche se egli rifiutò sempre questa collocazione e non partecipò mai alle esposizioni del gruppo.
Manet, che preferiva dipingere nel proprio studio, trascorse con Claude Monet l’estate del 1874, a dipingere “en plein air” sulla sua barca-atelier, guadagnando con la frequentazione del collega impressionista, toni più luminosi per la sua pittura.
Infine ricordiamo Cezànne, pittore francese che insieme a Gauguin e Van Gogh fu tra i più importanti post impressionisti e svolse un ruolo chiave nello sviluppo artistico del XX secolo.
L’opera di Cézanne consisteva principalmente in ritratti e soggetti figurativi di fantasia, con occasionali nature morte. I ritratti (di solito di membri della sua famiglia e autoritratti) erano scuri, con una pittura densa, spesso applicata con la spatola.
Per quanto riguarda i ritratti, i suoi soggetti preferiti erano la moglie, nature morte, e soprattutto i paesaggi provenzali, in particolare il Mont Sainte-Victoire, che acquistò per lui un valore simbolico.