Ville Venete
Un circuito di eccellenza tra le dimore storiche di Veneto e Friuli, una vera e propria rete che offre ai visitatori l’esperienza autentica della “Vita in Villa”.
Antiche case con un’importante esperienza nel turismo culturale, tra le quali si contano diverse Ville Palladiane, offrono servizi moderni mantenendo intatte le tradizioni, le atmosfere, la bellezza dei secoli passati.
Itinerario
In Veneto, soprattutto sulla Riviera del Brenta e in Friuli-Venezia-Giulia, ci sono circa 5000 ville bellissime molte delle quali sono Patriomonio dell’Umanità Unesco.
Le ville venete sono state costruite tra il ‘400 e l’800 durante il dominio della Repubblica di Venezia. Gli aristocratici veneziani a lungo stretti nel territorio lagunare spostarono le loro residenze estive in campagna e crearono delle vere e proprie tenute di campagna.
Al centro del complesso troviamo la residenza patrizia, opulenta e decorata senza nulla invidiare ai palazzi cittadini, ed intorno le case dei contadini e le cucine, gli edifici ed i terreni adibiliti alla produzione e gestione della tenuta.
Molte ville erano in passato castelli, ristrutturati e modificati fino a prendere la forma attuale.
Le Ville di Padova
Molte ville erano in passato castelli, ristrutturati e modificati fino a prendere la forma attuale.
La prima villa che troviamo a Padova la Villa Contarini che è una delle più grandi tra le ville venete. In stile Barocco, si trova a Piazzola sul Brenta, a pochi chilometri da Padova e da Vicenza. Sorge sui resti di un antico castello costruito dalla famiglia dei Dente intorno all’anno Mille, acquisito dai Carraresi, signori di Padova.
Fino alla seconda metà del Seicento la Villa rimase dimora rurale. Fu, Marco Contarini, Procuratore di San Marco, ad ampliare l’edificio rendendolo simile ad una Reggia e facendone uno straordinario “luogo teatrale”. Dopo un lungo periodo di abbandono il complesso fu acquistato dalla famiglia Camerini che lo riportò all’antico splendore completandolo secondo il gusto dell’eclettismo ottocentesco.
Dal 2005 la Villa è di proprietà della Regione del Veneto, attualmente impegnata nella sua valorizzazione. Periodicamente ospita concerti ed eventi culturali oltre a essere offerta come luogo ideale nel quale ambientare convegni, riunioni e ricevimenti pubblici e privati.
Infine troviamo Villa Barbarigo è stata costruita nel Seicento a Valsanzibio. E’ famosa per l’enorme giardino simbolico barocco con un sistema di fontane ancora funzionante. Il complesso Monumentale di Valsanzibio è stato portato all’attuale splendore nella seconda metà del Seicento dal Nobile veneziano Zuane Francesco Barbarigo, aiutato dai figli Antonio e Gregorio.
Famosissimo è il ‘Padiglione di Diana’ o ‘Portale di Diana’ non era solo l’entrata principale via acqua alla tenuta dei Barbarigo nel 17esimo e 18esimo secolo, ma, questa superba e imponente porta d’ingresso, rappresentava, e tutt’oggi rappresenta, l’inizio del Percorso di Salvificazione, voluto dal Santo Gregorio Barbarigo, che finisce davanti alla Villa, al Piazzale della Fontana del Fungo, dell’Estasi o, appunto, delle Rivelazioni. Questo eccezionale esempio di giardino barocco consta di oltre 60 statue scolpite nella pietra d’Istria, in gran parte opera del Merengo, ed altrettante sculture minori che si integrano ad architetture, ruscelli, cascate, fontane, laghetti, scherzi d’acqua e peschiere, fra innumerevoli alberi ed arbusti, su più di 10 ettari di superficie. Inoltre, all’interno del complesso e tappa importante nel percorso di salvificazione, c’è il labirinto di bosso, la simbolica Grotta dell’Eremita, l’Isola dei Conigli e il Monumento al Tempo.